Pinòcchio
Indiceprotagonista del celebre racconto di C. Collodi, pubblicato prima a puntate, dal luglio 1881 al gennaio 1883, come Storia di un burattino nel Giornale per i bambini diretto da Guido Biagi, e poi edito in volume con il titolo Le avventure di Pinocchio nel 1883 con le illustrazioni di E. Mazzanti. Tradotto in più di 220 lingue, il racconto ha come protagonista un burattino di legno destinato a trovare la sua vera natura di cuore buono e generoso attraverso mille vicissitudini. Libero, scanzonato, birichino, Pinocchio non sa resistere ad alcuna tentazione, allettato dal vivere alla giornata, in letizia e senza fatica. Pronto alle lusinghe, è altrettanto pronto a sfuggire il male e il suo viaggio alla conquista della ragionevolezza è contrappuntato dai continui pentimenti, da un sincero slancio d'affetto per la Fata Turchina, suo Mentore, e dal suo cuore generoso che lo porta a salvare anche il cane Alidoro incapace di nuotare. Personaggi dipinti con grande sapienza, seppur didascalici, quali Geppetto, il Grillo Parlante, il Gatto, la Volpe, Mangiafuoco, Lucignolo, rappresentano l'incontro-scontro con la vita e sono in pari tempo il lievito per la maturazione di Pinocchio, la cui trasformazione in bimbo vero, intesa come premio al suo travaglio, è da considerare come finale obbligato, nei riguardi dell'editore moralista, Poggi, non certo propenso ad accettare il Pinocchio impiccato della prima stesura. La vicenda di Pinocchio è stata d'altra parte variamente interpretata, persino in chiave surrealistica e psicanalitica. Non è mancato chi vi ha visto una favola allegorica triste, in cui il burattino, rientrando nell'ordine, sacrifica alfine la libertà al perbenismo della società umbertina, di cui in un certo senso il libro è anche lo specchio. Al di là di ogni simbolismo, il libro di Pinocchio resta uno dei più belli per l'infanzia.
V. Fazio Allmayer, Commento a Pinocchio, Firenze, 1945; R. Bertacchini, Collodi narratore, Pisa, 1961; G. Jervis, prefazione a Le avventure di Pinocchio, Torino, 1968; G. Genot, Analyse structurelle de “Pinocchio”, Pescia, 1970; L. Compagnone, La vita nuova di Pinocchio, Firenze, 1971; G. Biffi, Pinocchio e la questione italiana, Casale Monferrato, 1990.