Perigordiano
agg. e sm. [sec. XX; dal francese Périgordien, dal nome del Périgord]. Il termine fu proposto da D. Peyrony nel 1933 per indicare un complesso di tradizioni litiche del Paleolitico superiore parallele all'Aurignaziano e da esso indipendenti, contrariamente alla successione delle fasi culturali (Aurignaziano, Solutreano e Magdaleniano) proposta da H. Breuil tra il 1905 e il 1910. Sulla base dello studio di La Ferrassie e di Laugerie Haute, Peyrony distingueva cinque fasi successive (da I a V), delle quali le prime due costituivano il Perigordiano inferiore. Attualmente il termine Castelperroniano sostituisce il Perigordiano inferiore (Perigordiano I di Peyrony), il Perigordiano medio (Perigordiano II e III) non è ritenuto più valido da molti autori (per esempio il Perigordiano II del livello E1 di La Ferrassie è stato identificato da D. De Sonneville-Bordes come Aurignaziano antico), mentre il Perigordiano superiore (Perigordiano IV-VII, quest'ultimo prima definito Protomagdaleniano) con punte a dorso di La Gravette, compreso tra 27.000 e 20.000 anni a. C. circa, è in genere sostituito col termine più estensivo di Gravettiano. Resta ancora in discussione il problema del rapporto di continuità o meno tra Perigordiano inferiore e superiore.