Patrimonio dell'Umanità
Sito Patrimonio mondiale dell’Umanità è la denominazione ufficiale dei luoghi inseriti nella lista del patrimonio mondiale (World Heritage List) della Convenzione sul Patrimonio mondiale. Adottata dalla Conferenze generale UNESCO nel 1972, la Convenzione ha lo scopo di identificare e promuovere la manutenzione di quei siti che costituiscono una particolarmente eccezionale importanza dal punto di vista culturale e naturale secondo dieci precisi criteri stabiliti dal Comitato per il patrimonio dell’Umanità. Dal punto di vista culturale, la Convenzione precisa possa trattarsi di patrimonio (monumenti, agglomerati di edifici, singole opere d’arte, siti archeologici) o di paesaggio inteso come prodotto dell’azione congiunta dell’uomo e della natura che illustra l’evoluzione di una società e il suo insediamento nel tempo. L’ultimo aggiornamento del luglio 2019 identifica 1121 siti di cui 869 culturali, 213 naturali e 39 misti presenti in 167 Stati del mondo. L’Italia e la Cina, con 55 siti, detengono il maggior numero di siti seguite da Spagna (48), Germania (46) e Francia (45). Per l'Italia, di questi 55 siti 5 sono siti naturali (Isole Eolie, Monte San Giorgio, Dolomiti, Monte Etna, Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa) e, nell’ambito dei rimanenti 50 siti del Patrimonio Mondiale, 8 sono paesaggi culturali: Costiera Amalfitana, Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto), Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, Val d’Orcia, Ville e giardini medicei in Toscana, Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Il primo sito italiano inserito fu nel 1979 l’arte rupestre della Valle Camonica, l’ultimo nel 2019 le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.