Pastónchi, Francésco

poeta e narratore italiano (Riva Ligure, Imperia, 1877-Torino 1953). Critico d'arte del Corriere della Sera, professore (dal 1935) di letteratura italiana all'Università di Torino, conferenziere e dicitore di poeti (famose le sue letture di Dante), fu uno dei personaggi più noti del mondo letterario torinese. È ricordato soprattutto come poeta per i suoi versi eleganti ma aridi, oscillanti tra modi carducciani e dannunziani (La giostra dell'amore, 1898; Italiche, 1903; Belfonte, 1903; Sul limite dell'ombra, 1906; Il randagio, 1921; I versetti, 1930; Endecasillabi, 1949). Scrisse anche un romanzo (Il violinista, 1908), varie raccolte di novelle (Il mazzo di gelsomini, 1913; Il campo di grano, 1914) e commedie (La sorte di Cherubino, 1912; Don Giovanni in provincia, 1920).

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