Ovaro

comune in provincia di Udine (70 km), 525 m s.m., 57,88 km², 2220 ab. (ovaresi), patrono: san Vigilio (26 giugno).

Centro della Carnia, situato sul torrente Degano. Già dal sec. XII è attestata nel territorio l'esistenza della pieve di Santa Maria di Gorto, possedimento dell'abbazia di Moggio, e del feudo di Gorto, i cui signori risiedevano, nel sec. XIV, a Luincis. Dal 1420 ebbe inizio il dominio di Venezia e la zona condivise le vicende della Carnia. Fu danneggiato dal sisma del 1976.§ La cinquecentesca e affrescata chiesa di San Vigilio, lesionata dal sisma e poi restaurata, conserva un altare ligneo dorato (sec. XVI). Del Quattrocento sono la chiesa gotica di San Martino e, a Cella, la chiesa di San Rocco. La pieve di Santa Maria di Gorto (sec. XI-XII), ricostruita dopo il terremoto del 1431, conserva all'interno l'affresco Madonna tra i santi Giovanni e Pietro di G. Furnio (1567). In località Luint, Mione e Ovasta si trovano antiche case carniche. Del sec. XVIII è la chiesa della Madonna di Loreto; la parrocchiale di Muina conserva un'opera di N. Grassi.§ Si praticano le attività di sfruttamento dei boschi (tartufi, castagne, legname). L'industria opera nei settori elettrico, ottico, edile, cartario e della lavorazione del legno. È frequentato centro di villeggiatura estiva e di turismo naturalistico.