Orióne (astronomia)
(latino scientifico Orīon, abbreviazione Ori). Costellazione equatoriale (fra 4h30m e 6h30m di ascensione retta e fra -10º e +25º di declinazione), facilmente discernibile nel cielo notturno invernale per la caratteristica configurazione. Quasi esattamente sull'equatore celeste si trovano δ Ori (Mintaka), ε Ori (Alnilam), ξ Ori (Alnitak), stelle calde di tipo spettrale B0, che formano la cintura; a nord di queste vi sono le due stelle della spalla α e γ Ori (rispettivamente Betelgeuse, supergigante rossa del tipo M 2, e Bellatrix, stella blu del tipo B2), a cui si contrappongono simmetricamente i piedi χ e β Ori (Rigel); appena sotto la cintura si trova ϑ Ori, famosa stella sestupla, chiamata anche Trapezio e circondata da deboli stelle che formano la spada e vicino alla quale si trovano le nebulose M 42, M 43, M 78 e IC 434; M 42 è la più brillante fra le nebulose gassose ed è chiamata spesso nebulosa di Orione; IC 434 è la famosa nebulosa oscura Testa di Cavallo . Nell'interno di M 42 si sta verificando la formazione di nuove stelle, per ora osservabili solo in radiazione infrarossa (come l'oggetto chiamato di Backlin e Neugebauer). In Orione è oggetto notevole la stella FU Ori, resasi improvvisamente visibile nel 1936. In questa costellazione sono visibili anche alcuni oggetti, detti di Herbig e Haro, che si presume siano delle stelle in via di formazione. La costellazione contiene numerose stelle variabili (Betelgeuse lo è in modo irregolare, Mintaka è una variante a eclisse del tipo Algol con periodo di 5,73 giorni, U Ori è una variabile rossa a lungo periodo del tipo Mira), nonché sistemi binari e multipli (ρ Ori è doppia visuale e tripla spettroscopica; η Ori è tripla spettroscopica; λ Ori è doppia facilmente risolubile, alla stregua di ι Ori; Rigel è doppia visuale e quadrupla spettroscopica; δ Ori è quintupla visuale). Fra gli ammassi aperti ricordiamo NGC 2112 (ca. 90 componenti a 6200 anni luce) e NGC 2194 (ca. 100 componenti a 1600 anni luce di distanza) .
Orione . La nebulosa Testa di Cavallo nella costellazione di Orione.
De Agostini Picture Library/R. Casnati