Oralità e scrittura
opera di Walter G. Ong pubblicata in edizione originale nel 1982 con il titolo Orality and Literacy e in traduzione italiana nel 1986. Analizzando esempi corposi come la poesia omerica, la Bibbia, l'epica africana, il pensiero scientifico, Ong mostra come è stato il passaggio dall'espressione orale alla produzione scritta a rendere possibile l'enorme sviluppo della cultura umana. C'è una grande differenza tra il modello di pensiero delle culture orali e quello della culture alfabetizzate. Nelle prime, infatti, il pensiero (e la sua espressione) è organizzato sulla partecipazione e sulla vicinanza e utilizza strutture codificate quali formule e proverbi; nelle seconde, per contro, si fonda sulla distanza, sull'analisi, sull'astrazione. Punto di svolta di questa trasformazione è stata l'introduzione della prima “tecnologia della parola”: la scrittura; ma ci sono state nella storia della cultura umana altre tappe significative, quali l'invenzione della stampa e, più vicina a noi, la nuova tecnologia del computer. Quest'ultima, afferma Ong, per la sua particolare natura, sta provocando il ritorno a interessanti forme di oralità secondaria, con le quali gli studiosi della civiltà contemporanea sono chiamati a confrontarsi.