Olivièri, Renato
giornalista e scrittore italiano (Sanguinetto, Verona, 1925). Dedicatosi nella prima parte della sua carriera soprattutto all'attività giornalistica, lavorò in qualità di redattore agli esteri per Il Popolo Nuovo di Torino e diresse periodici come Grazia, Arianna e Cosmopolitan; a partire dalla fine degli anni Settanta iniziò a dedicarsi assiduamente alla narrativa, privilegiando il genere giallo-poliziesco. Tra le sue prime prove si possono ricordare: Il caso Kodra (1978), Maledetto ferragosto (1980), Dunque morranno (1981), L’indagine interrotta (1983, premio Gran Giallo Cattolica), Villa Liberty (1984). Protagonista dei suoi romanzi, ambientati in una Milano dagli scenari inconsueti e imprevedibili, è il commissario Giulio Ambrosio, una sorta di Maigret in versione “domestica”. Le sue fortunate indagini sono al centro anche delle storie successive: Hotel Mozart (1990), Piazza pulita (1991, nel quale il poliziotto ha a che fare con un gruppo di “giustizieri” determinati a liberare la città dai numerosi criminali), Madame Strauss (1993, sorta di giallo musicale), La fine di Casanova (1994, che vede in difficoltà fino all'ultimo lo stesso Ambrosio), Il dio danaro (1996, ambientato nel mondo dell'alta finanza).