Novènta, Giàcomo
pseudonimo del poeta e scrittore italiano Giacomo Ca' Zorzi (Noventa di Piave 1898-Milano 1960). Formatosi a Torino nell'ambiente gobettiano, dopo diversi soggiorni all'estero si stabilì a Firenze, dove fondò e diresse, con A. Carocci,La riforma letteraria (1936-39), di orientamento moderatamente antifascista. Nel dopoguerra, fondò e diresse a Venezia la Gazzetta del nord (1946-47) e, a Torino, il Socialista moderno (1949-50), propugnando un socialismo democratico e cattolico. Le sue liriche (Versi e Poesie, 1956; Versi e poesie di Emilio Sarpi, postume, 1963), quasi tutte in dialetto veneto colto, attingono ai romantici tedeschi, in polemica con gli atteggiamenti della poesia novecentesca, e sono percorse da uno smarrimento esistenzialistico che si esprime con una gravità amara e solenne. Il motivo amoroso si alterna in questi versi alla polemica letteraria e all'impegno civile, rispecchiando l'intimo dramma delle contraddizioni del poeta. Tra i volumi in prosa di Noventa si ricordano: Nulla di nuovo (1960) e I calzoni di Beethoven (postumo, 1965).