New Humanism
(inglese, Nuovo Umanesimo), movimento letterario e filosofico fiorito negli USA nei primi decenni del sec. XX sotto la guida di I. Babbitt, P. E. More e Stuart Pratt Sherman. Rifacendosi al culto classico della ragione e a elementi della filosofia cristiana e orientale, la concezione neoumanistica sottolinea il dualismo tra l'uomo e la natura e insiste su una piena e armoniosa valorizzazione di ogni possibilità umana. Attaccando il Romanticismo rousseauiano, il naturalismo e il culto del progresso, essa pone l'accento soprattutto sul principio del “controllo interiore”, base ultima della libertà. Conservatori in etica come in letteratura, i neoumanisti espressero le loro idee, oltre che attraverso le opere di Babbitt, More e Sherman, nel simposio Humanism and America (1930).