Naville, François-Marc-Louis
educatore e pedagogista svizzero (Ginevra 1784-Vernier, Ginevra, 1846). Pastore evangelico a Chancy dal 1811, si occupò di educazione dei giovani fondando l'Istituto di Vernier. In metodologia educativa subì l'influsso di Pestalozzi e di padre Grégoire Girard, mirando a sviluppare una scuola attiva nella quale il fanciullo fosse considerato come libera e autonoma entità, venisse messa in risalto la funzione della lingua materna, e si attuasse la partecipazione degli alunni al governo della scuola. Fra i suoi scritti: L'éducation publique (1831), De la charité légale (1836), Guide de l'acheteur de livres pour la jeunesse (1842). Il figlio, Jules-Ernest (Chancy, Ginevra, 1816-Ginevra 1909), anch'egli pastore evangelico, insegnò storia, filosofia e teologia all'Accademia di Ginevra. Sostenne uno spiritualismo creazionistico, cercando di conciliare scienza e fede. Scrisse: La vie éternelle (1861), Le problème du mal (1868), La logique de l'hypotèse (1880), La physique moderne (1883), Le témoignage de Christ et l'unité du monde chrétien (1893).