Nannucci, Maurìzio
artista italiano (Firenze 1939). La sua ricerca estetica, che si colloca nell'ambito della multimedialità, si articola su due fronti: la dicotomia “falso-vero” e la scrittura visuale (Falso vero, 1971; Mimetizzazione, 1972, 1975; Colours, 1969-70). Nannucci utilizza come mezzo espressivo il neon colorato che impiega per scrivere parole, frasi o semplici lettere dell'alfabeto, giocando sul limite del rapporto fra nome (del colore) e colore (del neon). Nel decennio Settanta-Ottanta del sec. XX, Nannucci ha abbandonato il neon per dedicarsi alla sperimentazione di altri media comunicativi, come la fotografia (Sessanta verdi naturali, 1970; Scrivere sull'acqua, 1973-74). Nannucci, che ha riscosso successo e notorietà a livello internazionale, in seguito è ritornato al neon proponendo enunciati affermativi (All Perfect Things Move in Circle and All Perfect Circle Move in Spirals, 1988); tra le realizzazioni degli anni Novanta sono da segnalare il pavimento in asfalto di un tunnel lungo oltre cento metri percorso da un palindromo luminoso (noitisopposedartseestradesopposition; Monaco, 1994) e l'inserimento di una scritta luminosa lunga 15 metri che percorre il vano scala del palazzo della UBS a Basilea (When blue meets red and yellow, 1995).