Mùggia

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comune in provincia di Trieste (12 km), 3 m s.m., 13,66 km², 13.306 ab. (muggesani), patrono: santi Giovanni e Paolo (26 giugno).

Centro sulla sponda meridionale del vallone omonimo. Abitato in età preistorica e poi centro romano, Castrum Muglae, nel Medioevo ebbe un importante castello. Attorno al Mille estese il suo territorio verso il mare (Borgolauro) e dopo le guerre istriane fu assegnato, dalla Pace di Treviso (1291), ai patriarchi di Aquileia. Nel 1451 passò definitivamente a Venezia, seguendone le sorti. Nel 1797 entrò a far parte dei domini austriaci. § In posizione dominante, sul colle di Muggia Vecchia, sorge la basilica romanica di Santa Maria Assunta, con all'interno cicli di affreschi dei sec. XII e XIII. Il centro abitato, cinto dai resti delle antiche mura, conserva il duomo (sec. XIII), dedicato ai Santi Giovanni e Paolo, eretto su una chiesa del sec. XII; la chiesa gotica di San Francesco conserva due pregevoli pale raffiguranti la Madonna del latte (sec. XV) e la Madonna della cintola (sec. XVII). Notevole la facciata del Palazzo dei Rettori (sec. XV), inglobata nell'attuale Palazzo Comunale. § Sviluppato è il turismo: Porto San Rocco è rinomato per la nautica da diporto. Importante è la pesca. Fra le attività industriali, la raffinazione del petrolio e le costruzioni navali occupano un posto di primo piano. Attivi sono anche i settori meccanico, chimico, tessile, enologico, alimentare, dolciario, dell'abbigliamento, delle attrezzature subacquee, delle materie plastiche, dei serramenti, dei detersivi, dei distillati, degli imballaggi e della lavorazione dei metalli. L'agricoltura produce cereali, ortaggi e frutta. § Di antica tradizione è il Carnevale Muggesano.

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