Muḥammad ʽAlī (pascià)
pascià d'Egitto (Cavalla, Macedonia, 1769-Il Cairo 1849). È il fondatore dell'Egitto moderno e della dinastia che vi regnò fino al 1953. Di genitori macedoni, si recò in Egitto nel 1799 al comando di un corpo albanese inviato dal governo ottomano, insieme ad altre truppe, per arginare l'invasione napoleonica. Traendo profitto da discordie tra funzionari ottomani e dignitari mamelucchi, riuscì a farsi accettare come pascià d'Egitto, ottenendo dal sultano la conferma di questa carica nel 1806. Sterminati i Mamelucchi (1811), si assicurò le simpatie della Sublime Porta con la campagna per la repressione della Wahhabiyya d'Arabia e con la lotta contro l'insurrezione greca (1824-27), mentre la spedizione in Sudan gli dava il possesso delle regioni di Dongola, Kordofan e Sennar. Deciso a sottrarre l'Egitto all'influenza ottomana, provocò la rottura con la Sublime Porta, contro la quale condusse due vittoriose campagne (1832-39). I risultati politici furono però frustrati dall'intervento della Quadruplice Alleanza, sicché gli rimase il governo del solo Egitto, a titolo ereditario, ma sotto la sovranità della Porta (firmano del 1841). Sul piano interno l'attività di Muḥammad ʽAlī fu dedicata ai settori amministrativo, militare, economico ed educativo.