Morandini, Giuliana
scrittrice italiana (Pavia di Udine 1938- Roma 2019). Nell'ambito dell'attività critica si è dedicata soprattutto alla letteratura di lingua tedesca e al teatro. Oltre ad aver curato la pubblicazione di opere di Euripide e di Beckett, si è occupata dell'edizione tedesca dei lavori teatrali di Pasolini. Ha rivolto la sua attenzione a problematiche femminili, in particolare alla condizione della donna negli ospedali psichiatrici con il saggio-inchiesta E allora mi hanno rinchiusa (1977). Nell'antologia La voce che è in lei (1980) ha proposto una scelta di opere di scrittrici e poetesse poco conosciute dell'Ottocento e del Novecento. È anche autrice di romanzi nei quali il ruolo delle donne protagoniste è vissuto in un clima di smarrimento alla ricerca di un'identità o di una memoria da recuperare: I cristalli di Vienna (1978); Caffè Specchi (1983); Angelo a Berlino (1987). Anche le opere successive hanno rivelato la predilezione della Morandini per le ambientazioni in area germanica: nel romanzo storico Sogno a Herrenberg (1991), in quello “archeologico” Giocando a dama con la luna (1995), che analizza le contraddizioni di un Paese diviso tra il classicismo ideologico, nutrito dall'amore per l'arte greca, e la passione bellica di conquista. In Sospiri e palpiti. Scrittrici italiane del Seicento (2001) ha rappresentato un periodo di storia culturale, il XVII secolo, nel quale le donne hanno avvertito una particolare esigenza espressiva. Nel 2006 ha pubblicato Notte a Samarcanda.