Montefalcóne di Val Fortóre
Indicecomune in provincia di Benevento (60 km), 830 m s.m., 41,72 km², 1837ab. (montefalconesi), patrono: Madonna del Carmine (16 luglio).
Centro dell'Appennino Sannita, in posizione dominante l'alta valle del fiume Fortore. Ricordato nel Catalogo dei Baroni Normanni come appartenente alla Contea di Civitate, fu feudo dei Caracciolo e poi dei Loffredo. Nel 1622 fu comprato da Andrea de Martino, marchese di Montefalcone; successivamente passò ai Di Sangro. Fu colpito dai terremoti del 1456, del 1962 e del 1980. § Del castello feudale, distrutto nel 1809 durante la lotta al brigantaggio, restano pochi ruderi. Risale al Quattrocento il palazzo marchionale. Il santuario della Madonna del Carmine (sec. XVII) è una frequentata meta di pellegrinaggio. Il Museo della Civiltà Contadina nell'Area del Fortore ospita una delle più importanti raccolte etno-antropologiche d'Italia. § L'agricoltura produce cereali, uva (vino sannio DOC), ortaggi, frutta e foraggi; si pratica l'allevamento ovino e bovino. Sono attive aziende artigiane alimentari (torrone).