comune della Città Metropolitana di Palermo (7 km), 310 m s.m., 529,20 km², 38.226 ab. (monrealesi), patrono: san Castrenze (2 febbraio).

Generalità

Città situata sul versante sudorientale del monte Cuccio, a dominio della valle del fiume Oreto e della Conca d'Oro. L'abitato ha struttura irregolare nel settore NE, il più antico, e geometrica in quello SW, più recente. È sede arcivescovile.

Storia

Si sviluppò in un sito frequentato per la caccia dai re normanni, che vi costruirono un palazzo reale da cui derivò il nome Mons Regalis; ma la città acquisì grande importanza solo quando il re Guglielmo II fece edificare (1174-89) il duomo con l'annesso monastero benedettino; nel 1183 divenne sede arcivescovile.

Arte

Il duomo è intitolato a Santa Maria la Nuova: la facciata è fiancheggiata da due poderose torri campanarie quadrangolari (una delle quali incompiuta) ed è preceduta da un portico settecentesco (a tre archi sorretti da colonne in stile dorico e sormontato da una balaustra) sotto cui è il portale maggiore, chiuso da imposte bronzee (1186) attribuite a Bonanno Pisano; il portico rinascimentale (1547-69) di Gian Domenico e Fazio Gagini, sul fianco sinistro, racchiude un altro portale con battenti bronzei (1179), opera di Barisano da Trani; la parte della costruzione che sovrasta l'altare, detta “Santuario”, soprelevata e con tre absidi, domina l'intero edificio e si presenta all'esterno come uno dei più grandiosi esempi dell'architettura arabo-normanna. L'interno è a pianta basilicale; nella parte superiore delle pareti corre uno stupendo e vastissimo ciclo di mosaici su fondo oro (1180-90) raffigurante fatti dell'Antico e del Nuovo Testamento e il Cristo Pantocratore, dovuto ad artisti locali operanti secondo i modelli bizantini; qui è anche ospitato il Tesoro del Duomo che contiene reliquiari, arredi sacri e altri oggetti preziosi risalenti ai sec. dal XII al XVII. Il chiostro è quanto rimane del convento benedettino: di forma quadrata, è tutto cinto da un portico ad archetti acuti sorretti da 228 colonnine binate con capitelli di grande rilievo artistico. In città ha sede la Civica Galleria d'arte moderna “Giuseppe Sciortino”, dedicata ad opere di pittura e scultura moderna e contemporanea.

Economia

La città, uno dei centri principali dopo il capoluogo, conta su una sviluppata industria, attiva nei settori alimentare, del mobile e dei materiali da costruzione. L'agricoltura produce uva da vino (monreale e alcamo DOC), olive, cereali, ortaggi, frutta (soprattutto agrumi) e foraggi; si pratica l'allevamento ovino. Rilevante il turismo d'arte.

Curiosità e dintorni

A Monreale furono girate alcune scene del film Fratello sole, sorella luna (1972) di Franco Zeffirelli. La frazione San Martino delle Scale si sviluppò ai margini di un'abbazia benedettina, la cui fondazione si fa risalire a Gregorio Magno (sec. VI), distrutta nel sec. IX dagli Arabi, riedificata nel Trecento, rimaneggiata più volte e completata nel 1770 dall'architetto Venanzio Marvuglia. Il complesso abbaziale è molto articolato, con numerosi cortili e chiostri, tra i quali si segnala quello di San Benedetto (1612) con una bella fontana. La chiesa, di fondazione cinquecentesca, è a navata unica e conserva numerosi dipinti di vari artisti, tra cui Filippo Paladino e Pietro Novelli, notevoli opere scultoree e un imponente coro ligneo intagliato, realizzato parte nel Cinquecento e parte nel Settecento.

E. Kitzinger, I mosaici di Monreale,Palermo, 1961; R. Salvini, Il chiostro di Monreale e la scultura romanica in Sicilia, Palermo, 1962; W. Krönig, Il Duomo di Monreale, Palermo, 1965; A. J. Lima, Monreale, Palermo, 1991.

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