Monfòrte San Giórgio
Indicecomune della Città Metropolitana di Messina (42 km), 287 m s.m., 32,33 km², 2564 ab. (monfortesi), patrono: san Giorgio (23 aprile).
Centro situato sul versante settentrionale dei monti Peloritani. Sorto in un territorio popolato già nell'Età del Bronzo, il borgo è menzionato in un documento del 1145. Appartenne a Bartolomeo de Luce, poi agli Alagona, ai Valguarnera e ai Moncada. § La chiesa madre di San Giorgio ha un bel portale tardogotico (1507); conserva un polittico di Antonello da Saliba (1530), un'Ultima cena marmorea, un coro, due organi e un'edicola lignei secenteschi e varie tele dei sec. XVI-XVII. La chiesa di Sant'Agata ha un bel campanile del sec. XVI. La secentesca chiesa dell'Oratorio è a pianta circolare, mentre quella di Gesù e Maria custodisce una tela di Gaspare Camarda (sec. XVII). § I principali prodotti dell'agricoltura sono le olive, l'uva da vino e gli agrumi. L'industria opera nei settori dei materiali da costruzione e della lavorazione del legno. § Nei dintorni si trovano due santuari rupestri e alcune abitazioni appartenenti a un insediamento monastico bizantino (sec. VIII-IX).