Momoyama
IndiceStoria
Periodo storico-artistico (1573-1603) giapponese. Prende il nome dal palazzo di Hideyoshi a Momoyama. Fu un periodo di relativa calma e benessere economico, in cui tutti i daimyō, arricchitisi, si diedero a rafforzare i loro possedimenti, mentre si sviluppava anche un notevole fenomeno di urbanizzazione. Punteggiato di continue vittorie da parte di Oda Nobunaga contro vari daimyō, vide verso la fine del sec. XVI Toyotomi Hideyoshi signore assoluto in Giappone e assistette alle prime invasioni in Corea delle milizie nipponiche. La comparsa di Tokugawa Ieyasu aprì una nuova era nella storia giapponese (periodo Tokugawa).
Arte
Nella storia dell'arte giapponese il breve periodo Momoyama (1573-1614) è uno dei più ricchi per intensità e ampiezza di manifestazioni, che coincisero con la penetrazione della civiltà occidentale. L'introduzione delle armi da fuoco portò sostanziali mutamenti in campo militare, di cui riflesso immediato nell'architettura fu la costruzione di edifici fortificati. Sorsero così numerosi castelli (importante è quello di Himeji a Ōsaka, 1583) che svilupparono e definirono i caratteri dello stile shoinzukuri. Le particolari esigenze dell'ambientazione interna comportarono corrispondenti arredamenti, caratterizzati da un gusto sfarzoso che orientò la produzione artistica in genere. L'articolazione dello spazio interno mediante l'impiego di elementi divisori (byobu) e scorrevoli (fusuma) favorì nella pittura lo sviluppo di uno stile decorativo, adatto a composizioni su vaste superfici. I maggiori esponenti della pittura di questo periodo furono gli artisti della scuola Kanō, soprattutto Eitoku, oltre ad alcuni maestri celebri come Hasegawa Tōhaku. Ancora nell'architettura, il perfezionarsi della cerimonia del tè fu all'origine di nuovi ambienti, il cha-seki e il cha-shitsu (rispettivamente sala e padiglione). Grande impulso ebbero le espressioni dell'artigianato, come la ceramica (famose furono in questo periodo le produzioni shino, oribe, raku), la lacca, la metallistica, la tessitura.