Messner, Reinhold
alpinista italiano (Funes, Bolzano, 1944). Considerato il miglior scalatore di ogni tempo, ha iniziato giovanissimo la sua attività sulle Alpi; divenuto noto negli anni Sessanta per alcune ardite ascensioni solitarie, si è cimentato in molte imprese coronate da successo. Si ricordano le scalate della parete est dell'Yerupaja, in Perú (6632 m, 1969) e del Nanga Parbat, in Nepal (8126 m, 1970), con il fratello Günther, deceduto nel corso dell'impresa: in tale occasione è stata superata la parete Rupal di 4500 m, la verticale più lunga del mondo. È stata poi la volta della parete nord-est del Puncak Jaya, in Nuova Guinea (5030 m, 1971), della parete sud del Manaslu, nel Nepal (8125 m, 1972) e della direttissima sud dell'Aconcagua (1974); per primo, con P. Habeler, ha affrontato le alte quote senza respiratore, scalando prima l'Hidden Peak (8068 m, 1975) poi lo stesso Everest (maggio 1978); da solo e senza respiratore ha scalato nell'agosto del 1978 ancora il Nanga Parbat e il 12 luglio 1979 il K2. Negli anni Ottanta ha completato la scalata di tutte e quattordici le vette oltre gli 8000 m (l'ultima a essere conquistata è stata il Lhotse, il 16 ottobre 1986, scalato insieme ad Hans Kammerlander): Messner è stato il primo scalatore a riuscire in questa impresa, compiuta nell'arco di 16 anni. Particolarmente significative sono state la conquista di tre “ottomila” (Kanchenjunga, Gasherbrum II e Broad Peak) consecutivi nell'arco di quattro mesi (1982) e la traversata in stile alpino, insieme ad Hans Kammerlander, del Gasherbrum I e del Gasherbrum II (1984). Altra impresa clamorosa è stata la prima traversata del continente antartico passando per il Polo Sud: insieme con il tedesco Arven Fuchs ha superato una distanza di ca. 2400 km, senza l'aiuto di cani o di motori, con slitte mosse con la forza muscolare o con l'aiuto del vento, grazie a vele. Analogamente senza alcun supporto esterno, né cani né approvvigionamenti intermedi, nel 1993 ha compiuto insieme al fratello Hubert la traversata della Groenlandia, con un viaggio di 2250 km, durato 33 giorni. Nel marzo 1995 Messner e il fratello Hubert sono stati costretti a rinunciare all'attraversamento a piedi della zona artica, passando per il Polo Nord, dalla Siberia fino al Canada, a causa del vento fortissimo e di temperature bassissime. Sostenitore delle tecniche di ascensione “pura”, cioè senza l'ausilio delle sofisticate attrezzature moderne, ha scritto oltre trenta libri, tra i quali: Manaslu (1973), Everest (1979), K2 (1980, in coll. con A. Gogna), Settimo grado (1982), Tutte le mie cime (1985), Corsa alla vetta (1986), Sopravvissuto: i miei 14 ottomila (1987), La libertà di andare dove voglio (1992), Un modo di vivere in un mondo da vivere (1994), Yeti. Leggenda e verità (1999), Montagne. Immagini, pensieri (2002), Vertical. Cento anni di arrampicata su roccia (2003). Dal 1999 al 2004 è stato parlamentare europeo nelle liste dei Verdi.