Meneghèllo, Luigi

scrittore italiano (Malo, Vicenza, 1922-Thiene 2007). Nel 1947 si è trasferito in Inghilterra dove ha insegnato italianistica fino al 1980 presso l'Università di Reading. Collaboratore di numerose riviste (Times Literary Supplement, Il Mondo), ha esordito con Libera nos a malo (1963), rievocazione in tono disincantato e umoristico della piccola società provinciale, cui hanno fatto seguito I piccoli maestri (1964; 1976; 1986), dove la Resistenza, vissuta da un gruppo di intellettuali, è interpretata in chiave picaresco-grottesca, Pomo pero (1974), l'autobiografico Fiori italiani (1976), divertente e corrosivo racconto della sua esperienza scolastica durante il fascismo, Bau-sète (1988) e Il dispatrio (1993). Il pendolarismo dell'autore fra italiano, inglese e vicentino ha ispirato il diario Maredè, Maredè (1991), cui ha fatto seguito Il dispatrio (1993), opera autobiografica dedicata all'esperienza di studente prima e poi di professore nella cittadina inglese di Reading. Ben più impegnata e drammatica è la materia del saggio storico Promemoria. Lo sterminio degli Ebrei d’Europa (1994), in cui Meneghello si è misurato con uno dei nodi cruciali del nostro secolo. Ne La materia Reading ha riportato una raccolta di interventi tenuti in occasioni diverse in Italia e in Gran Bretagna. Un interesse crescente ha circondato la sua opera, caratterizzata tra l'altro da un uso sperimentale della lingua, curiosa mescolanza di vari registri in cui confluiscono elementi dialettali. Nel 1999 ha iniziato la pubblicazione de Le carte, raccolta di pensieri, aforismi e appunti in più volumi; dopo la prima parte relativa agli anni Sessanta, ha realizzato Le carte- volume II - anni Settanta (2000) e Le carte-volume III- anni Ottanta (2001). Con Trapianti (2002) Meneghello ha compiuto un esperimento particolarmente originale: la traduzione in dialetto vicentino di alcuni testi poetici inglesi. Nel 2004 ha pubblicato Quaggiù nella biosfera e, nel 2005, La materia di Reading e altri reperti.