McCollum, Allan
artista statunitense (Los Angeles 1944). Nel 1975 si trasferisce da Los Angeles a New York, dove elabora le sue prime sperimentazioni nell'ambito della corrente postmoderna statunitense. McCollum si guadagna da vivere lavorando per società di imballaggio e trasporto di opere d'arte e per musei e gallerie e le esperienze maturate in questo senso risulteranno determinanti nella messa a punto del suo percorso artistico. Fin dall'inizio, i suoi lavori appaiono caratterizzati da una produzione di opere seriali (come per esempio i Perfect Vehicles) in cui la quantità costituisce per McCollum una palese ossessione. La notorietà di cui comincia a godere verso la metà degli anni Ottanta gli consente di compiere un salto di qualità e l'artista fa del suo studio una sorta di fabbrica, all'interno della quale chiama a lavorare un nutrito gruppo di assistenti e che gli permette di realizzare progetti sempre più ambiziosi e complessi. Nascono così i Lost Objects (calchi di 15 tipi differenti di ossa di dinosauri che vengono successivamente replicati e colorati fino a creare 750 esemplari tra loro diversi), i Plaster Surrogates (imitazioni in gesso di quadri), i Drawings e gli Individual Works. Tanto per avere un'idea della concezione di arte come produzione di massa, che continua a costituire il Leitmotiv dell'opera di McCollum, si pensi che l'artista ha realizzato circa 38.000 esemplari di Drawings e Individual Works. Tra le più recenti esposizioni personali e collettive ricordiamo: la retrospettiva allestita al Centre d'Art Contemporain di Ginevra (1993), le partecipazioni alle rassegne Temporarily Possessed: The Semi-Permanent Collection al New Museum of Contemporary Art di New York (1995) e Critiques of Pure Abstraction al Krannert Art Museum dell'Università dell'Illinois a Urbana-Champaign (1997). Nel 2005 McCollum ha creato The Shapes Project, un esperimento per creare un insieme di figure tutte diverse tra loro, quante sono le persone nel mondo.