Mayröcker, Friederike

poetessa austriaca (Vienna 1924). Nei suoi testi il divario e la relazione tra fonetico e semantico e le deformazioni dei nessi di senso che ne scaturiscono creano specie di “fughe” di associazioni e una sorta di scrittura automatica. Tra le opere: Tod durch Musen (1966; La morte a causa delle Muse), Blaue Erleuchtungen (1973; Illuminazioni azzurre), Winterglück (1986; Felicità invernale). La Mayröcker scrive anche in prosa: Minimonsters Traumlexikon (1968; Il dizionario di sogno di Minimonster), Schwarmgesang (1978; Canto sentimentale), Reise durch die Nacht (1984; Viaggio nella notte), Mein Herz, mein Zimmer, meine Nase (1988; Il mio cuore, la mia stanza, il mio naso). Abbandonato in parte il puro sperimentalismo degli anni Settanta l'autrice si è avvicinata a forme narrative più tradizionali tematizzando la realtà, il rapporto con le arti e i processi di produzione letteraria. Nel 1993 ha pubblicato una raccolta di poesie degli anni 1986-91 sotto il titolo Das besessene Alter (L'età ossessiva). Tra le ultime opere meritano menzione Lection (1994); Fliegenschrank (1995; Armadio delle mosche), Notizen auf einem Kamel (1996; Appunti su un cammello) e Das Innere des Sehens (Della vita le zampe; 2002). Del 1991 è l'opera teatrale Nada. Nichts (Nada. Nulla).

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