Mayr, Giovanni Simóne
(Johann Simon). Compositore di origine tedesca (Mendorf, Baviera, 1763-Bergamo 1845). Studiò a Ingolstadt presso i gesuiti, a Bergamo con G. Lenzi e a Venezia con F. Bertoni. Fu attivo soprattutto a Bergamo dove nel 1802 accettò la nomina a maestro di cappella in S. Maria Maggiore, carica che mantenne sino alla morte. A Bergamo fondò le “Lezioni caritatevoli di musica” (1805), dove ebbe tra gli allievi G. Donizetti, e l'Unione Filarmonica (1822). Nel 1826 fu colpito da cecità. Autore di oltre una settantina di melodrammi (tra i quali emergono Lodoïska, 1796; Le due giornate, 1801; Ginevra di Scozia, 1801; L'amor coniugale, 1805; La rosa bianca e la rosa rossa, 1813; Medea in Corinto, 1813; Fedra, 1820), apportò al melodramma le acquisizioni stilistiche della cultura musicale francese e tedesca e fu tra i precursori di Rossini (introdusse il “crescendo” nelle ouvertures) e dell'opera romantica.