Mary
città (94.900 ab. nel 1991) del Turkmenistan, capoluogo della provincia omonima (86.400 km²; 1.046.700 ab. secondo una stima del 1996), a 287 m al margine meridionale della depressione del Karakum. Situata sul fiume Murgab e sul canale del Karakum, è nodo ferroviario sulla linea Transcaspiana e sede di industrie alimentari, tessili (tappeti) e conciarie. Aeroporto. Fino al 1937 si chiamò Merv. Fece parte dell'impero achemenide, quindi fu conquistata da Alessandro Magno (328 a. C.) che le impresse il nome di Alessandria Margiana. Sotto Antioco Sotere fu, praticamente, fatta ricostruire e, sotto la denominazione di Antiochia Margiana, divenne il capoluogo dell'oasi in cui sorgeva. Nel sec. V, sotto i Sassanidi, fu un attivo centro di cristiani nestoriani; verso la metà del sec. VII Mary fu conquistata dagli Arabi e divenne sede del governo del Khorāsān; successivamente passò agli Uzbeki. Nel 1221 fu distrutta dai Mongoli. Ricostruita nel corso del sec. XV dai Persiani, fu nel 1790 conquistata dagli emiri di Buhara che la mantennero fino al 1883, allorché se ne impadronirono i Russi, che, nel 1884, intrapresero la costruzione dell'odierna città, poco a oriente dell'antica Merv di cui resta un complesso di rovine. Sono ancora visibili tracce di varie cinte murarie e di fortificazioni di epoca antica, oggetto di rifacimenti posteriori (Gjaur-kala, sec. VI-IV a. C.; Iskanderkala, di epoca ellenistica; Erk-kala, sec. II a. C.) nonché numerosi monumenti costruiti dopo la conquista islamica. Di epoca selgiuchide restano il mausoleo di Muhammad ibn Zayd (1112-13), quello bellissimo del sultano Sanjar (1140) e quello di Kyz Bibi (sec. XII), oltre a fortezze, palazzi, case e depositi per la neve. A epoca timuride risalgono la tomba di Buraidā e Jafar (sec. XV), la moschea della Fortezza di Abdullah Khan (1417), il mausoleo degli Askhab (seconda metà del sec. XV), la Khusraviye Medrese (sec. XV-XVI).