Manèrbio
Indicecomune in provincia di Brescia (22 km), 64 m s.m., 27,82 km², 12.611 ab. (manerbiesi), patrono: san Lorenzo (10 agosto).
Cittadina situata nella pianura alla destra del fiume Mella. Di origine romana, Vicus Minervae, nel sec. X fu feudo del vescovo di Brescia e di alcuni monasteri. Occupata da Pandolfo Malatesta nel 1404 e da Francesco Sforza nel 1440, fu conquistata nel 1453 da Gentile della Leonessa. Sotto la Repubblica di Venezia fu capoluogo di quadra e fu assegnata in feudo ai Luzzago.§ Domina l'abitato l'imponente parrocchiale settecentesca di San Lorenzo che conserva dipinti del Moretto, un fonte battesimale del 1510 e preziosi volumi. Il Palazzo Luzzago, tardorinascimentale e sede comunale, ospita il Museo Civico Archeologico, con reperti preistorici e romani della zona.§ L'industria è assai sviluppata nei settori tessile (filati, calze, maglierie), metallurgico (fonderie), metalmeccanico (macchine agricole, robotica, carpenterie), chimico, dell'arredamento, delle materie plastiche e dei prefabbricati. Completano il quadro economico l'agricoltura (cereali, soprattutto riso, ortaggi, foraggi) e il fiorente allevamento bovino, con produzione di latte.