Macchiavèlli, Loriàno
scrittore italiano (Vergato, Bologna, 1934). Impiegato in una cineteca comunale, ha rivolto il suo interesse, oltre che all'attività narrativa, anche a quella teatrale, sperimentando sia il ruolo di regista sia quello di attore. Autore di racconti pubblicati sui quotidiani Paese Sera e Il Resto del Carlino, ha esordito come romanziere nel 1974 con Fiori alla memoria, vincitore del premio Gran Giallo Città di Cattolica; hanno fatto seguito i tre libri di costume, ambientati a Bologna e provincia, Ombre sotto i portici, Sui colli all’alba e Sequenze di memoria, tutti pubblicati nel 1976. Negli scritti successivi si è dedicato prevalentemente al genere giallo, ponendo al centro degli intrecci polizieschi la figura del commissario Sarti, divenuto anche il protagonista di una fortunata serie televisiva: tra i più noti La strage dei centauri (1981), Sarti Antonio e l’amico americano (1983), Sarti Antonio e il malato immaginario (1988). Alla storia dell'immediato dopoguerra è dedicato Un triangolo a quattro lati (1992), appassionante ricostruzione dei delitti del Triangolo Rosso emiliano nel 1945, cui hanno fatto seguito Macaronì (1996), un giallo “paesano” ambientato sull'Appennino Tosco-emiliano alla fine degli anni Trenta, e Questo sangue che impasta la terra (2001), ancora un giallo che ricrea l'atmosfera cupa degli anni di piombo, entrambi scritti a quattro mani con il cantautore Francesco Guccini. Nel 2003 ha pubblicato Una bionda di troppo per Sarti Antonio, nel 2005 Sui colli all'alba e nel 2007 Passato, presente e chissà. Tra le ultime opere date alle stampe figurano E a chi resta, arrivederci. Racconti e monologhi per Leucò (2013) e Noi che gridammo al vento (2016).