Lia, Amedèo

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imprenditore e collezionista italiano (Presicce, Lecce, 1913). Lascia la cittadina natale da ragazzo per studiare all'Accademia militare di Livorno, dove si laurea in ingegneria. Nella seconda guerra mondiale è ufficiale a bordo della corazzata Littorio e alla proclamazione dell'armistizio dell'8 settembre 1943 si trova a Genova. Finita la guerra, si ferma in Liguria e si stabilisce a La Spezia, dove fonda la Ifen, un'azienda di forniture navali. Alla fine degli anni Quaranta comincia ad acquistare presso antiquari e case d'asta dipinti, sculture, miniature, vetri e reperti archeologici. Nell'arco di un cinquantennio, Lia ha messo insieme oltre un migliaio di opere, dando vita a una delle più importanti collezioni private d'Italia. Nel 1995, ha deciso di donare questa eccezionale raccolta alla città di La Spezia, a condizione che quest'ultima la trasformasse in un museo a lui intitolato.

Museo Amedeo Lia

Inaugurato nel 1996, ha sede nell'ex convento seicentesco dei frati di S. Francesco di Paola, appositamente ristrutturato. La collezione è stata disposta sui tre piani dell'edificio, collocando al pianterreno gli oggetti d'arte antica e le miniature, al primo piano i bronzetti e i dipinti dal Duecento al Settecento (che costituiscono il nucleo più pregiato della raccolta) e al secondo piano le sculture in bronzo e in marmo, i vetri, le ceramiche, i coralli, i legni e le nature morte. Fra i pezzi più importanti del museo vi sono: una Deposizione di Lippo di Benivieni, una Annunciazione di Paolo di Giovanni Fei, una Natività di Giovanni Bellini, una Nascita di Adone di Sebastiano del Piombo, un Ritratto di gentiluomo di Tiziano Vecellio, un Autoritratto del Pontormo, una Deposizione di Cristo dalla Croce del Tintoretto, bronzi del Giambologna e di Jacopo Sansovino e una testina in marmo attribuita ad Arnolfo di Cambio.

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