ceramografo attico attivo intorno al 470-450 a. C. È così chiamato da un suo skýphos con Eos che rapisce Tithonos, già nella collezione Lewis, ma è detto anche Polignoto II perché su due vasi si firma Polygnotos. Dipinse esclusivamente skýphoi, con notevole eleganza compositiva e felicità di segno.