Lehár, Ferenc
Indice(ted. Franz), compositore ungherese (Komárom 1870-Bad Ischl, Austria, 1948). Figlio di un direttore di banda dell'esercito, studiò violino e composizione a Praga e, dopo alcune esperienze nell'ambito del teatro musicale, abbracciò la professione paterna. Fu a Losoncz, Pola, Trieste, Budapest, infine a Vienna, dove diede nel 1903 le dimissioni dall'esercito, dedicandosi completamente alla composizione. Il successo di Die lustige Witwe (1905; La vedova allegra), che impose l'operetta viennese all'attenzione mondiale, aprì nella sua carriera un periodo assai fecondo e ricco di successi. Trascorse il resto della sua vita a Bad Ischl, salvo un breve periodo di ritiro in Svizzera dopo la II guerra mondiale. Compositore dalla vena eclettica, si discostò dalla tradizione puramente viennese degli Strauss per accogliere elementi del folclore slavo, spagnolo e italiano; la fresca sensibilità melodica, la raffinata scrittura, la brillante strumentazione dei suoi lavori spiegano il loro vasto e duraturo successo nel mondo intero. Della trentina di operette da lui composte le più celebri sono Wiener Frauen (1902; Donne viennesi), Der Graf von Luxemburg (1909; Il conte di Lussemburgo), Zigeunerliebe (1910; Amor di zingaro), Eva (1911), Liebellentanz (1922; La danza delle libellule), Frasquita (1922), Paganini (1925), Friederike (1928; Federica), Das Land des Lächelns (1929; Il paese del sorriso). La sua produzione comprende, oltre a tre dimenticate opere teatrali, pagine sinfoniche (tra cui 35 valzer, 45 marce e danze varie) e ca. 90 Lieder, alcuni dei quali su testo francese, italiano, ungherese.
Ferenc Lehár.
De Agostini Picture Library/G. Dagli Orti
Bibliografia
W. J. Macquen Pope, D. L. Murray, Fortune's Favorite. The Life and Times of Franz Lehár, Londra, 1953; S. Czech, Schön ist die Welt. Franz Lehárs Leben und Werk, Berlino, 1957; E. Oppicelli, Operetta. Da Hervé al musical, La Spezia, 1989.