Lange, Dorothea
fotografa statunitense (Hoboken 1895-San Francisco 1965). Formatasi alla Columbia University di New York, nel 1918 aprì a San Francisco uno studio specializzato in ritrattistica, ma nel 1932 abbandonò tale fiorente attività per mettere la fotografia al servizio dell'impegno sociale: risale a questo periodo la foto Mensa dei poveri dell’angelo bianco, che illustra gli effetti della Grande Depressione sugli strati più deboli della popolazione. Nel 1934, affiancata dall'economista P. Taylor, ricevette dal governo americano l'incarico di documentare le misere condizioni dei lavoratori agricoli stagionali. L'inchiesta, di cui rimane testimonianza nel volume Dorothea Lange: Farm security photographs, 1935-39 (1981), avrebbe ispirato il romanzo più famoso di J. Steinbeck, Furore; a colpire lo scrittore non fu solo la disperazione, ma anche la dignità e la forza d'animo che traspaiono dai volti segnati di questi braccianti in cerca di un riscatto. Emblematico in tal senso è il ritratto della Madre senza patria circondata dai suoi tre bambini, una delle immagini più famose del XX sec. Insignita del premio Guggenheim nel 1941, nel 1952 la Lange fu tra i fondatori della rivista Aperture, insieme ad H. Adams e M. White. Nell'anno 1954-55 fece parte dello staff della rivista Life, per la quale realizzò numerosi reportage in Asia, Africa e America Latina. Altri volumi che raccolgono la sua opera sono Land of the free (1938), An american exodus: A record of human erosion (1939), Dorothea Lange: looks at the american country woman (1967) e Dorothea Lange: American photographs (1994).