Landióna
Indicecomune in provincia di Novara (20 km), 184 m s.m., 7,26 km², 587 ab. (landionesi), patrono: Madonna del Carmine (16 luglio).
Centro posto nella pianura irrigua alla sinistra del fiume Sesia. Fece parte del comitato di Pombia ed ebbe signori propri. A partire dal 1450 fu infeudato dagli Sforza a diverse famiglie, fino a quando, devoluto alla camera di Milano, fu venduto a Francesco Caccia (1620).§ Del castello medievale restano alcune parti, fra cui una torre d'ingresso quattrocentesca con una porta di accesso, al di là della quale si apre un vasto cortile su cui prospettano edifici di epoche diverse. La parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo (inizio sec. XVII) fu rimaneggiata nell'Ottocento. L'oratorio dedicato a Santa Maria dei Campi, fuori dal paese, custodisce affreschi cinquecenteschi.§ L'agricoltura produce uva, cereali e foraggi per l'allevamento bovino. Sono attive imprese edili.