Lìgure, Repùbblica-
Repubblica che ebbe origine dal convegno tenutosi a Mombello (5-6 giugno 1797) tra Napoleone Bonaparte e i rappresentanti genovesi, a causa di alcuni moti democratici avvenuti nella città. Il convegno nominò un governo provvisorio di ventidue membri presieduto dal doge G. M. Brignole con l'incarico di emanare una nuova Costituzione sul modello di quella francese del 1795 e di riorganizzare lo Stato: la Liguria venne allora governata (1798) da due consigli di cittadini che esercitavano il potere legislativo e da un collegio di cinque membri cui era affidato il potere esecutivo. Le discordie interne, la totale dipendenza dalla Francia e la breve guerra con il Piemonte (1798) causarono una serie di dimissioni nel governo; il 7 dicembre 1799 la Costituzione venne abolita e il potere affidato a una commissione capeggiata da L. E. Corvetto, ma l'assedio e l'occupazione di Genova da parte degli Austriaci impedì ogni proposito di riorganizzazione. Dopo la vittoria di Marengo, Bonaparte inviò a Genova Gian Francesco Déjean a riorganizzare il governo che emanò una nuova Costituzione; alla testa della Repubblica furono posti un doge (G. Durazzo) e un Senato di trenta membri (1802). La politica di continua ingerenza della Francia fu di ostacolo anche all'opera di questo nuovo governo e nel 1805 la Repubblica Ligure venne annessa all'Impero francese del quale costituì i dipartimenti degli Appennini, di Genova e di Montenotte.