Kominfòrm

termine usato in Occidente per indicare con una sigla abbreviativa l'Ufficio d'informazione dei partiti comunisti, creato alla Conferenza di Białystok (Polonia) nel settembre 1947 dai rappresentanti dei partiti comunisti di nove Paesi, e precisamente: URSS, Cecoslovacchia, Ungheria, Polonia, Romania, Iugoslavia, Bulgaria, Francia, Italia. Sorto durante gli anni della “guerra fredda” nel clima di aspra tensione internazionale, il Kominform, che inizialmente ebbe sede a Belgrado, doveva servire a garantire continui contatti fra i movimenti comunisti europei, coordinandone e armonizzandone le strategie di azione. Stalin, che voleva subordinare la politica del Kominform agli interessi dell'URSS come Stato-guida, impose al Kominform di sconfessare (28 giugno 1948) la linea tattica e ideologica del Partito Comunista Iugoslavo, giudicata in contrasto con l'ortodossia marxista-leninista. La sede del Kominform fu da allora trasferita a Bucarest, dove l'organizzazione, ormai in crisi, sopravvisse per soli tre anni alla morte di Stalin: il 17 aprile 1956, a poche settimane dal XX Congresso del PCUS, il Kominform venne sciolto ufficialmente.

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