Kościuszko, Tadeusz
eroe nazionale polacco (Mereczowsczyźna, Polonia orientale, 1746-Solothurn, Svizzera, 1817). Emigrato (1776) nell'America Settentrionale, partecipò alla guerra d'indipendenza, distinguendosi come ingegnere e tecnico delle fortificazioni e guadagnandosi il grado di generale. Tornato in patria (1784), si riadattò alla vita militare solo quando gli parve di poter combattere per la libertà e l'avvenire della patria (1789). La vittoria russa lo spinse poi a riparare all'estero; ma i patrioti polacchi lo vollero dittatore nell'insurrezione antirussa che, nata a Cracovia, si estese poi a tutto il Paese (1794). Con forze esigue Kościuszko batté i Russi a Racławice (aprile 1794); un mese dopo emanò un decreto che aboliva (o quasi) la servitù della gleba e rispecchiava la fede democratica che Kościuszko aveva attinto all'esempio americano. Sconfitto in giugno a Szeczekociny e in ottobre a Maciejowice, Kościuszko, gravemente ferito, fu condotto prigioniero a Pietroburgo. Liberato dallo zar Paolo (1790), emigrò di nuovo in America, poi soggiornò in Francia e in Svizzera.