Izano

comune in provincia di Cremona (42 km), 77 m s.m., 6,25 km², 1687 ab. (izanesi), patrono: san Biagio (3 febbraio).

Centro del cremasco, posto tra il fiume Serio e il canale Vacchelli. Sviluppatosi sulle terre emerse dopo la bonifica del lago Gerundo (sec. XII), appartenne ai benedettini del monastero di Crema e poi fu incorporato nei territori cremonesi. Entrò a far parte dei domini della Repubblica di Venezia e ottenne l'autonomia nel 1711.§ Il santuario della Madonna della Pallavicina (fine sec. XVI) conserva, benché rifatto nel sec. XX, caratteristici elementi architettonici di transizione tra gotico e rinascimento. La massiccia villa Severgnini fu edificata tra i sec. XVI-XVIII; villa Pasquini nel sec. XVI. Nell'oratorio di San Rocco (sec. XV) si conservano un affresco della fine del Quattrocento (Cristo al sepolcro) e un trittico in terracotta policroma del sec. XV, mentre la settecentesca parrocchiale, dalla facciata neogotica (sec. XIX-XX), ha all'interno opere pittoriche di scuola cremonese e cremasca del sec. XVI.§ L'economia si basa sull'agricoltura (cereali, ortaggi e foraggi) e sull'allevamento bovino e avicolo, cui si affiancano attività industriali nei settori metalmeccanico (macchine utensili, carpenterie e attrezzature), chimico, degli imballaggi, dell'abbigliamento e della lavorazione del legno e delle materie plastiche.