Itàlia, Régno d'- (1805-1814)
regno proclamato il 17 marzo 1805 che sostituì la Repubblica Italiana, di cui, a parte la perdita di Massa e Carrara e quindi dello sbocco sul Mar Ligure, ricalcò inizialmente l'estensione territoriale. Incoronato a Milano il 26 maggio, Napoleone, da pochi mesi divenuto imperatore, attribuì al figliastro Eugenio de Beauharnais la carica di viceré. Legato alle sorti dell'impero napoleonico, il Regno d'Italia trasse grande vantaggio dalla vittoria di Austerlitz, a seguito della quale, il 26 dicembre 1805, fu stipulata la Pace di Presburgo, che determinò il passaggio al Regno del Veneto, della Dalmazia e dell'Istria. Nel 1809 queste due ultime regioni furono tolte al nuovo Stato che aveva però nel frattempo (1808) ricevuto le Marche e che nel 1810 si vide attribuire il Trentino. Amministrativamente suddiviso in 24 dipartimenti con un corpo legislativo ben presto sospeso (27 luglio 1805) e sostituito da un senato di nomina regia, il Regno d'Italia si rifece allo schema costituzionale della precedente Repubblica italiana, rispetto alla quale l'effettivo margine di potere degli Italiani divenne però così scarso da rendere puramente formali le precedenti, seppur limitate, garanzie di autogoverno. Ciononostante durante il Regno d'Italia trovarono modo di esprimersi nuove energie culturali ed economiche nazionali che influenzarono poi la successiva lotta risorgimentale. La condotta degli affari del regno si ispirò ai decreti napoleonici che dovevano essere applicati senza discussione. Massima autorità dello Stato residente entro i confini del medesimo era il viceré, che viveva a Milano con la propria corte e godeva di un ricco appannaggio. Il Regno d'Italia sopravvisse solo pochi giorni all'abdicazione dell'imperatore nella primavera del 1814, allorché si disgregò rapidamente, indebolito, oltre che dai nemici esterni, dal malcontento popolare che a Milano si espresse nelle manifestazioni del 20 aprile culminate con l'uccisione di G. Prina, ministro delle Finanze ritenuto responsabile delle troppo esose tassazioni imposte dalla Francia alla popolazione del regno.