Grontardo
Indicecomune in provincia di Cremona (13 km), 46 m s.m., 12,17 km², 1301 ab. (grontardesi), patrono: san Basilio (seconda domenica di ottobre).
Centro posto nella pianura cremonese alla destra del fiume Oglio. Noto come curtis Guntardi, fu possesso del vescovo di Cremona (sec. XI) ed entrò poi nel Ducato di Milano; fu feudo dei Pallavicino (sec. XV) e dei Maggi (sec. XVII). § L'aspetto attuale della settecentesca chiesa di San Basilio è dovuto alla ricostruzione su disegno di Luigi Voghera (1840); all'interno sono preziose opere dei sec. XVII-XVIII, tra cui una pala dei fratelli Benini (sec. XVIII). Il santuario della Beata Vergine della Strada (fine sec. XVII), venerata dai ciclisti, fu decorato e modificato a più riprese nei secoli successivi. § L'economia si basa in prevalenza sull'agricoltura, con coltivazioni di cereali, frutta (pere e mele), ortaggi e foraggi per l'allevamento di bovini da latte. L'industria opera nei settori metalmeccanico (caldaie, cilindri, carpenterie ed elettrodomestici), dell'arredamento, dei serramenti e delle materie plastiche.