Grass, Günther

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scrittore tedesco (Danzica 1927-Lubecca 2015). Di origine tedesco-polacca, esercitò la grafica a Parigi e a Berlino, dove si stabilì nel 1960. Membro del Gruppo 47, giunse alla fama col romanzo picaresco Die Blechtrommel (1959; Il tamburo di latta), anticipato dalle poesie Die Vorzüge der Windhühner (1956; I pregi dei polli del vento): in entrambi si proclama la rivolta politico-sociale contro gli anziani. Nel romanzo, che è considerato il capolavoro di Grass , il piccolo Oskar decise di crescere soltanto fino a tre anni, con la volontà precisa di vedere il mondo da quella prospettiva deformata. Anche l'eroe di Katz und Maus (1960; Gatto e topo) è un disabile, mentre Hundejahre (1963; Anni da cani) si compone di tre storie di cani di epoche diverse, dalla preistoria prussiana fino a Hitler. Al tema politico Grass si accostò più direttamente con la “tragedia tedesca” Die Plebejer proben den Aufstand (1966; I plebei provano la rivolta), tentativo socialdemocratico di smitizzare il comunista Brecht. Abbandonata la virulenza contestatoria iniziale, Grass sostenne nei saggi Über das Selbstverständliche (1968; Sullo scontato) e nel romanzo Örtlich betäubt (1969; Anestesia locale) che per i mali del tempo non vi sono rimedi ma solo “anestesie locali”. Ma la vena scurrile-grottesca, la spontaneità autodidatta del Tamburo si sono indebolite. Con Aus dem Tagebuch einer Schnecke (1974; Diario di una lumaca) Grass rappresentò la società tedesca in una serie di istantanee. Tra la metà degli anni Settanta e Ottanta pubblicò svariati saggi (Der Bürger und seine Stimme, 1974, Il cittadino e la sua voce; Die Vernichtung der Menschheit hat begonnen, 1983, La distruzione del genere umano è cominciata) e romanzi (Der Butt, 1977, Il rombo; Danziger Trilogie, 1980, Trilogia di Danzica). L'Apocalisse è il tema dominante de Die Rättin (1987; La Ratta) in cui l'autore imbastisce un'avvincente discussione con una ratta, unica supersiste dopo una catastrofe naturale, sul futuro dell'uomo. Dalla decisione, segnata da forti critiche, di abbandonare per diverso tempo la Repubblica Federale per trasferirsi a Calcutta, è nato Zunge Zeigen (1988; Mostrare la lingua), un'analisi dell'immobilismo fatalista che impedisce all'India di uscire da problemi secolari come la miseria e la fame. Lo spirito polemico, rinvigorito dalla ferma e profonda convinzione del compito morale dello scrittore, portò Grass a schierarsi apertamente contro la riunificazione della Germania, prevedendone il futuro isolamento. Vier Jahrzehnte (1991; Quattro decenni), tra poesie, prose, appunti e disegni, è un bilancio della propria produzione artistica; Unkenrufe (1992; Il richiamo dell'ululone), attraverso una sorta di bizzarra fiaba, affronta il tema dei rapporti fra Tedeschi e Polacchi; Novemberland (1993) è una raccolta di sonetti; Ein weites Feld (1995; È una lunga storia) è un bilancio sulla riunificazione tedesca. Con Fundsachen für Nichtleser (1997; Oggetti rinvenuti per non lettori), sorta di riflessione sulla propria vita di scrittore, di pittore e disegnatore costituito da 131 brevissimi testi poetici scritti in gran parte con il pennello su 117 acquerelli, Grass inaugurò una nuova forma letteraria traendo ispirazione, con gusto quasi surrealista, da oggetti rinvenuti in casa: una macchina da scrivere, una matita, una forbice. Insieme con Oe Kenzaburo pubblicò Gestern, vor fünfzig Jahren (1997; Ieri, 50 anni fa) otto lettere nate in occasione del cinquantesimo anniversario della fine della guerra ripropongono il tema del rapporto fra intellettuale e società. Del passato geograficamente ben circoscritto come luogo della memoria è invece il motivo conduttore di Mein Jahrhundert (1999; Il mio secolo), una carrellata sulla tormentata e tragica storia della Germania. Sempre nel 1999 gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura. Nel 2002 pubblicò il romanzo Im Krebsgang (Il passo del gambero), che prende spunto dall'affondamento della nave tedesca Wilhelm Gustloff, durante la seconda guerra mondiale e il saggio In einem reichen land, una raccolta di saggi e reportage sull'attuale società tedesca. In Das Unrecht des Stärkeren (2004; Il torto del più forte) Grass si schierò dalla parte di chi è senza voce, di chi non può gridare la propria opinione contro un mondo contemporaneo che ci costringe a vivere tra guerre proclamate in nome della pace. Nel 2006 è uscito Beim Häuten der Zwiebel (Sbucciando la cipolla), in cui l'autore confessa di aver creduto nel nazismo e di essere stato nelle SS e nel 2007 Dummer August (Stupido agosto). Nel 2008 pubblicò il romanzo biografico Die Box (Camera Oscura).

Bibliografia

A. Rendi, Scrittori nuovi di lingua tedesca, Roma, 1962; G. Loschütz, Von Buch zu Buch. Grass in der Kritik, Neuwied, 1968; W. J. Schwarz, Der Erzähler Grass, Berna, 1969; R. Geissler (a cura di), Günther Grass. Ein Materialenbuch, Neuwied, 1976; G. Schiavoni, Günther Grass, Firenze, 1980.

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