Gàttico
Indicecomune in provincia di Novara (36 km), 383 m s.m., 16,14 km², 3134 ab. (gatticesi), patrono: santi Cosma e Damiano (26 settembre).
Centro dell'alta pianura novarese, situato su un modesto rilievo collinare tra il Lago Maggiore e il torrente Agogna. Già appartenente a una delle pievi della diocesi novarese, fu dato in feudo dall'imperatore Federico I ai signori di Castello, un ramo dei quali assunse poi il nome di signori di Gattico. Nel 1413 fu incorporato da Filippo Maria Visconti a Borgo Ticino, con cui venne assegnato ai Borromeo, sotto il dominio dei quali rimase fino al sec. XVIII.§ Il castello medievale, distrutto nel 1410, è ridotto a un torrione e a pochi resti inglobati in edifici più recenti. La parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano (sec. XV) sorge su un'altura. Nei pressi del paese sono visibili gli scarsi ma suggestivi resti della romanica chiesa di San Martino, a tre navate con absidi semicircolari (sec. XII), restaurata. In località Maggiate Inferiore, nell'oratorio della Madonna della Neve, è conservato un affresco quattrocentesco.§ L'economia si basa sull'industria, attiva nei settori meccanico (rubinetterie), chimico, della meccanica di precisione, dell'abbigliamento (calze) e della lavorazione delle pietre sintetiche per orologeria. L'agricoltura produce cereali, patate, uva, ortaggi, frutta e foraggi per l'allevamento bovino.