Fernán González

conte di Castiglia (m. Burgos 970). Vassallo del León, approfittando della situazione confusa del regno si intitolò comes totius Castellae creandosi uno Stato indipendente. Imprigionato nel 944, fu perdonato e riprese la sua politica, sfruttando le discordie fra il León e la Navarra. La leggenda fece di lui un eroe nazionale, cui si ispirarono numerose opere, prima in ordine cronologico la Cronica najarense (metà del sec. XII) e soprattutto il Poema de Fernán González, opera anonima del sec. XIII, in 752 strofe. A Fernán González sono ispirati 32 romances del Romancero, le commedie di Lope de Vega (El conde Fernán González) e di Rojas Zorrilla (La mas hidalga hermosura) e varie opere letterarie del Romanticismo. Gli storici moderni tendono a ridimensionare la sua figura.

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