Erysipelothrix
genere di Batteri della famiglia Attinomicetacee (Corinebatteriacee secondo altri) caratterizzati da germi a bastoncino immobili, asporigeni, gram-positivi. L'andamento della malattia può essere di due tipi: setticemica, che si verifica in animali giovani, e articolare, che si riscontra, per lo più, in soggetti adulti. La diffusione della malattia è data dall'eliminazione di una grande quantità di germi con l'urina, le feci, la saliva. La forma setticemica si presenta con febbre elevata (41-42 °C), prostrazione; la cute si colora a chiazze rosso-scure alle orecchie, alle cosce, all'addome. Nel secondo tipo, le articolazioni si presentano tumefatte e doloranti per cui la deambulazione è incerta e rigida. La terapia si basa sull'uso della penicillina. Il germe si può trovare allo stato saprofitico nell'intestino e nelle amigdale del maiale; inoltre può albergare in bovini, ovini, conigli, piccioni, galli, nonché in alcuni pesci e crostacei, ciò che spiega i vari modi con cui l'uomo può infettarsi e contrarre l'erisipeloide. § Specie tipica è Erysipelothrix rhusiopathiae, agente eziologico di una malattia del maiale nota col nome di mal rossino.