Demónte
Indicecomune in provincia di Cuneo (25 km), 780 m s.m., 127,28 km², 2041 ab. (demontesi), patrono: san Donato (terza domenica di agosto).
Centro situato sul versante sinistro della valle della Stura di Demonte. Compreso nel comitato di Auriate, appartenne nel sec. XII ai marchesi di Saluzzo e del 1305 a Carlo II d'Angiò. Dopo complesse vicende tornò ai marchesi di Saluzzo ed ebbe diversi feudatari, finché nel 1629 passò definitivamente ai Savoia.§ Percorre il nucleo storico la porticata via Ghibaudo, sui cui lati si riconoscono pregevoli e antiche abitazioni. La parrocchiale di San Donato (fine sec. XV) conserva la facciata in cotto ornata da statue e, all'interno, un affresco del sec. XVII raffigurante la Battaglia di Lepanto. Del sec. XVII è l'oratorio di San Giovanni, con affreschi neogotici sulla facciata.§ L'agricoltura produce cereali, foraggi, castagne e patate. Sviluppato è l'allevamento bovino: qui si alleva la pregiata razza che prende il nome dal paese. L'industria opera nei settori lattiero-caseario e della lavorazione del legno; è attiva una centrale idroelettrica. Importante il turismo (villeggiatura estiva e invernale).§ Vi nacque la scrittrice Lalla Romano (1909-2001).