D'Arrigo, Stèfano

scrittore italiano (Alì Marina, Messina, 1919-Roma 1992). Dopo l'esordio con le poesie ermetico-surrealiste di Codice siciliano (1957; edizione accresciuta 1978) si è dedicato alla stesura del romanzo Horcynus Orca (1975). Tema centrale del romanzo è il ritorno a casa, nell'ottobre del 1943, di un pescatore di Cariddi arruolato in Marina: un'odissea che diviene l'allegoria di un viaggio di educazione alla vita e di maturazione per la morte; tale complesso rapporto tra la vita e la morte ha la sua splendida metafora nell'episodio della lotta contro l'Orca, simbolo della Morte Marina; e un viaggio verso il Nulla è il ritorno del protagonista, che approda non alla Sicilia sognata come un abbagliante Eden, ma a una notturna isola dei morti. Scritto in un originalissimo impasto di dialetto siciliano e di italiano colto, di arcaismi e di neologismi, Horcynus Orca è tra gli esiti più alti della recente narrativa italiana. Nel 1985 D'Arrigo ha pubblicato il suo secondo romanzo, Cima delle nobildonne.