D'Àuria
famiglia di scultori nati e attivi a Napoli nei sec. XVI-XVII. Il più famoso fu Giandomenico, esponente del patetismo realistico napoletano. Della sua prima attività si conosce solo la Conversione di San Paolo (1509, S. Maria delle Grazie a Caponapoli). Si hanno altre notizie a partire dal 1547, quando era attivo a Napoli e dintorni in collaborazione con Giovanni da Nola, di cui fu allievo e seguace, A. Caccavello e con l'aiuto dei fratelli Giovan Francescoe Gian Tommaso. Delle opere eseguite a Napoli: la tomba Caracciolo e l'Assunta in S. Giovanni a Carbonara, la tomba di A. Rota (1569) in S. Domenico, la fontana Medina. Il figlio Geronimo (m. dopo il 1619) fu in parte influenzato dalla maniera toscana. Portato agli effetti pittorici, lavorò spesso marmi policromi. Fra le sue opere: la tomba Minutolo (1587-90) nel duomo e il Battista (1593-94) in S. Domenico Maggiore.