Cousin, Victor

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filosofo francese (Parigi 1792-Cannes 1867). Massimo rappresentante dell'eclettismo spiritualistico, fu, sotto la monarchia di Luigi Filippo, pari di Francia, rettore dell'Università di Parigi, ministro della Pubblica Istruzione. Identificò la filosofia con lo spiritualismo, una corrente di pensiero che ne attraversa tutta la storia, da Socrate al cristianesimo e dal cristianesimo a Cartesio. Essa si può riconoscere e vagliare nella storia con il metodo eclettico, che mette a confronto tutte le diverse prospettive per cogliere quanto di valido è presente in ciascuna. Tutte le prospettive, tutti i sistemi filosofici, in fondo, si possono, secondo Cousin, ridurre a quattro: sensismo, idealismo, dommatismo e misticismo. Ora, questi sistemi si succedono nella storia secondo una logica necessaria (che procede dall'esaltazione alla rinuncia della ragione), tale però da disvelare un'unità di fondo, che l'eclettismo appunto mette in luce come spiritualismo. Tra le opere di Cousin, oltre ai pregevoli studi su Aristotele, Pascal e Kant, Du Vrai, du Bien et du Beau (1837) e Histoire générale de la philosophie (1864).

A. Cornelius, Die Geschichtslehre Victor Cousins, Ginevra, 1958; V. Gioberti, Considerazioni sopra le dottrine religiose di Vittorio Cousin, Padova, 1975; G. Ferrari, I filosofi salariati, Lecce, 1988.

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