Corinaldo

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comune in provincia di Ancona (47 km), 203 m s.m., 48,32 km², 4900 ab. (corinaldesi), patrono: sant’ Anna (26 luglio).

Centro sulla dorsale tra il fiume Nevola, affluente di sinistra del fiume Misa, e il fiume Cesano. Fondato probabilmente nel sec. V dai fuggiaschi di Suasa, antica città romana, appartenne (sec. XIV) ai Boscareto, cui la tolse il cardinale Albornoz. Passò ai Malatesta, poi agli Sforza e infine allo Stato Pontificio (1490). Elevata al rango di città da Leone X nel 1517, conobbe il massimo periodo di splendore nei due secoli successivi. § Il borgo è uno splendido esempio di architettura difensiva: le mura, in parte trecentesche, ma completate alla fine del sec. XV, si sviluppano per ben 900 m e sono ancora munite di torrioni, porte di accesso e bastioni. La parrocchiale di San Francesco, imponente edificio in laterizio del sec. XVIII, conserva tre tele di Claudio Ridolfi. Nella chiesa dell'Addolorata è la cripta dedicata a Maria Goretti (1890-1902), che a Corinaldo nacque; alla santa è stata dedicata anche la settecentesca chiesa di Sant'Agostino. § Alle tradizionali attività agricole (cereali, barbabietole e pregiati vigneti, con aziende di trasformazione), si sono affiancati aziende calzaturiere e mobilifici. Importante il turismo, favorito dalla buona ricettività alberghiera. § Il paese ha dato i natali a santa Maria Goretti (1890-1902).

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