Cordèlli, Franco
giornalista e scrittore italiano (Roma 1943). Nell'ambito di un'intensa attività di critico letterario e teatrale ha curato, con A. Berardinelli, l'antologia di giovani poeti Il pubblico della poesia (1975) e organizzato numerose letture pubbliche, tra cui il festival internazionale di Castelporziano (1979). Autore di versi egli stesso (Fuoco celeste, 1976), traduttore di H. James, A. Gide, E. Zola e altri, ha esordito come narratore nel 1973 con il romanzo Procida, seguito da Le forze in campo (1979) diario di un ex-atleta, I puri spiriti (1983), Pinkerton (1986). La sua è una prosa ellittica, consapevole dell'esaurimento oggettivo del romanzo come genere letterario. Più vicini alla saggistica i volumi Il poeta postumo (1978), Partenze eroiche (1980), Proprietà perduta (1983). Autore anche di alcune commedie (Siberina, 1985; Antipasqua, 1987), nel 1991 ha pubblicato La mia America. Antologia della letteratura americana da 1945 a oggi, cui hanno fatto seguito la raccolta di testi teatrali Diderot Dondero (1993), il saggio La democrazia magica (1997) e il romanzo Un inchino a terra (1999), intreccio irrisolto di etica e politica e Il duca di Mantova (2004). Nei saggi La religione del romanzo e Lontano dal romanzo (2002), ha analizzato la storia e il destino delle forme letterarie in Italia e nel mondo.