Coppens, Yves Jean Èdouard

antropologo francese (Vannes, Morbihan, 1934). Laureatosi in paleontologia, si è dedicato alla ricerca paleoantropologica effettuando numerose campagne di studio (soprattutto in Africa), che hanno portato a notevoli risultati, tanto da farlo annoverare tra i maggiori studiosi internazionali del settore. Dal 1980 è stato direttore del laboratorio d'antropologia del Musée de l'Homme di Parigi; dal 1983 professore al Collegio di Francia e membro dell'Accademia delle scienze francese. Nel 2006 è entrato a far parte dell'Alto Consiglio della Scienza e della Tecnologia. Insieme con D. C. Johanson e M. Tajeb ha portato alla luce in varie località dell'Etiopia (Afar, Omo) numerosi resti fossili attribuibili sia al genere Australopithecus (tra cui la celebre Lucy) sia al genere Homo; ciò gli ha consentito di formulare un'ipotesi ricostruttiva del processo di ominazione tra le più seguite. A Coppens, insieme con A. Leroi-Gourhan, si deve uno dei più significativi indirizzi delle scienze umane che, coordinando le ricerche e le scoperte nei settori della paleontologia, antropologia, preistoria e archeologia, consente un'attendibile ricostruzione non solo del processo di ominazione ma anche dei possibili scenari nei quali vissero gli ominidi, nonché del loro stesso modo di vivere. Abile divulgatore, ha pubblicato, oltre a memorie e saggi specialistici, numerosi libri, alcuni dei quali noti anche nella traduzione italiana Le singe, l'Afrique et l'homme (1985; La scimmia, l'Africa e l'uomo), Évolution de l'homme (1988; Le origini dell'uomo), Hominoïdés hominidés et homme (1989; Ominoidi, ominidi e uomini), Pré-ambules: les premiers pas de l'homme (1999; Pre-amboli. I primi passi dell'uomo), L'Odyssée de l'espèce, (2003; l'Odissea della specie), Chroniques d'un paléontologue (2004; Cronache di un paleontologo) e Histoire de l'homme et changements climatiques, (2006; Storia dell'uomo e cambi di clima).

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