Conrad, Joseph

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pseudonimo del romanziere inglese di origine polacca Teodor Josef Konrad Korzeniowski (Berdičev, Ucraina, 1857-Bishopsbourne, Kent, 1924). I genitori furono coinvolti nei moti antirussi ed esiliati a Vologda, dove il figlio li seguì e dove morì la madre. Dopo aver studiato a Cracovia per venti anni (1874-94), Conrad servì nella marina, prima su navi francesi, poi su vascelli inglesi. Lasciò la carriera per dedicarsi completamente alla narrativa, in cui il mare ritorna come componente essenziale, simbolo di libertà e di universalità. Alla scelta della cittadinanza inglese corrispose quella della lingua, che adottò per amore di una patria che aveva eletto quale pietra di paragone di libertà e insieme di stabilità politica, divenendo il maggiore stilista del suo tempo, e innovando profondamente il linguaggio narrativo, in cui si percepiscono echi dei modelli francesi, specie degli amati Flaubert e Maupassant. Conrad scrisse molto. La sua opera va dai romanzi esotici e dalle esperienze di viaggio: Almayer's Folly (1895; La follia di Almayer), An Outcast of the Islands (1896; Un reiettodelle isole), The Nigger of the Narcissus (1898; Il negro del Narcissus), ai più complessi Lord Jim (1900), che narra una vicenda di colpa e di redenzione, coronata dal sacrificio della vita, e Nostromo (1904), che ha per tema fondamentale l'instabilità politica, a Typhoon (1903; Tifone), ai racconti di Twixt Land and Sea (1912; Entro terra e mare), dove spicca The Secret Sharer (L'ospite segreto), ai più perfetti ma meno intensi Chance (1914; Destino), Victory (1915; Vittoria), a The Rescue (1920; Il salvataggio); dai romanzi “politici”: The Secret Agent (1907; L'agente segreto) e Under Western Eyes (1911; Sotto gli occhi dell'Occidente), che rivelano l'avversione di Conrad per le idee rivoluzionarie, negatrici della libertà individuale, a quelli scritti in collaborazione con Ford Madox Ford: The Inheritors (1901; Gli eredi), romanzo politico a chiave, e Romance (1903; Storia romanzesca), al racconto tra allegorico e autobiografico The Shadow Line (1917; La linea d'ombra); dai memorabili racconti Youth (Giovinezza), Heart of Darkness (Cuore di tenebra), dove sono descritte con implacabile lucidità le degenerazioni dell'imperialismo, e The End of the Tether (Allo stremo) – riuniti sotto il titolo complessivo Youth: A Narrative and Two Other Stories (1902) –, ai romanzi “napoleonici” The Rover (1922; L'avventuriero) e Suspense (1925; Incertezza), all'autobiografico A Personal Record (1912). Per quanto sostenuto con entusiasmo da influenti uomini di lettere, Conrad non ebbe ai suoi tempi un grande successo; questo gli arrise solo con la pubblicazione di Chance, in cui lo scrittore combinò il tema della vita marinara con quello dell'amore sentimentale e romantico, piegandosi ai gusti del pubblico. I tempi non erano infatti maturi per apprezzare il suo stile modernista, definito da alcuni l'equivalente letterario dell'impressionismo pittorico, in cui le vicende avventurose di uomini solitari e in fuga da se stessi vengono descritte attraverso il punto di vista del personaggio, il che oggettivizza la narrazione, rendendola sobria e asciutta. La tecnica di Conrad, raro esempio di scrittore divenuto grande in una lingua appresa da adulto, è particolarmente efficace ed è caratterizzata da un abile uso di pause e digressioni nelle sequenze temporali, che rendono la prosa talora un po' faticosa, ma sempre di grande suggestione.

Bibliografia

A. Guerard, Conrad, the Novelist, Cambridge (Massachusetts), 1958; J. Baines, Joseph Conrad, A Critical Biography, Londra, 1959; F. R. Karl, A Reader's Guide to Joseph Conrad, New York, 1960; B. C. Meyer, A Psychoanalytic Biography, Princeton, 1967; A. Fleishman, Conrad's Politics, Baltimora, 1967; F. M. Ford, Joseph Conrad, Ferrara, 1991.

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